La periodizzazione è un argomento tanto complesso quanto poco conosciuto, sia tra i frequentatori delle palestre sia tra gli addetti ai lavori. In molti ambiti, addirittura, atleti e coach svalutano la periodizzazione, sminuendone l'importanza nella stesura di un programma efficace: le motivazioni alla base di questa avversione sono da ricercarsi, ovviamente, nella poca conoscenza dell'utilità di questi principi.
Sì, ma cos'è la periodizzazione?
Israetel et al(2015) definisce la periodizzazione così:
Il sequenziamento logico delle variabili di allenamento al fine di sollecitare il massimo adattamento, ridurre il rischio di infortuni e permettere all'atleta di esprimere la miglior prestazione in un particolare momento.
(The logical sequencing of training variables for the purpose of eliciting maximal adaptations, reducing injury rates, and peaking the athlete for best performance at a particular time of his/her choosing. The final product of applied periodization is a properly constructed macrocycle of training that leads to beneficial results.)
In poche parole: organizzare gli allenamenti per il miglior risultato!
La periodizzazione è l'insieme della pianificazione degli allenamenti di un atleta a lungo, medio e corto termine: bisognerà partire imparando a programmare dei macrocicli, scendere nel dettaglio con i mesoclicli e, finalmente, programmare i microcicli (i singoli giorni di allenamento). Questi, ovviamente, saranno i temi dei prossimi articoli a tema allenamento!
Imparare a programmare è un'arte sottile, fatta di equilibrio ed esperienza, ma il tempo speso verrà ripagato dalla prevenzione infortuni, dall'ottimizzazione del raggiungimento dei risultati e dal mantenimento dello stato di forma.
Nella maggioranza degli sport, la periodizzazione a lungo e medio termine può essere vista come un imbuto: si comincia con una programmazione generale, atta allo sviluppo delle basi di un'ampia gamma di capacità atletiche: forza, velocità, potenza, capacità aerobica. Andando avanti con l'allenamento si cerca la specializzazione nei confronti dello sport, al termine dell'imbuto la programmazione è altamente specifica.
Quando si parla dello sport del Fitness, la prima fase di programmazione è simile a quella degli altri sport, parte dallo sviluppo di un'ampia gamma di capacità e si conclude con il raggiungimento di specificità in quattro domini generali: pesistica olimpica, powerlifting, ginnastica, sviluppo dei sistemi energetici. Una volta raggiunto il termine dell'imbuto, tuttavia, si rende necessario aggiungere un pezzo: l'imbuto si trasforma in clessidra, e le capacità specifiche sviluppate vengono trasformate in un miglioramento nella prestazione sportiva: l'atleta deve diventare capace di esprimere la specificità acquisita in maniera aspecifica, in qualsiasi combinazione, in competizioni delle quali non conoscerà il formato fino a pochi giorni prima.
Nei prossimi articoli parleremo di macrocicli, riferendoci all'ambito #Crossfit, al #Bodybuilding e, genericamente, agli altri sport. Restate connessi!
Credits a Jakob Tsypkin per le immagini, dal libro "The Sport of Fitness"
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